Risposta Stile Testo Dimensione:  10 12 14 16 18 20 24 30 Colore:  Rosso Viola Verde Blu Giallo Grigio Arancio Rosa Allinea:  Centrato Giustificato Linea vuota A capo Altri comandi Emoticons Clicca per riportare il codice nell'area di testo oppure posizionati su un'immagine per vederne il relativo comando. Testo In risposta a Seiya [quote=Seiya] Con la nascita di vari progetti amatoriali e non che riguardano l'Amiga si è arrivato ad un punto da non capirci più nulla su chi è chi e chi non è. Tutti i progetti che servono per migliorare l'usabilità di un Amiga sono sempre in benvenuti, ma bisogna capire bene quello che ci gira intorno e non tutto è oro quello che luccica. Capita che per la smania o la voglia di migliorare un Amiga 68k si possa esagerare un po' e trasformare tutto quanto in un mero PC compatibile Amiga (non è detto che sia una brutta cosa) spacciandolo per altro. In questa comunità è sempre mancata la coerenza: si dice una cosa, ma si fa esattamente l'opposto. Una volta si criticavano i PC, gli x86, guai a comprarli o guai a sognarli, ma poi si faceva di tutto per emularli (male, ma era necessario. Non si poteva stare lontani dagli x86) Quando le FPGA sono diventante accessibili, come costi, sono nati progetti per creare postazione stand-alone che replicavano un Amiga 500 per averlo in backbone vicino alla TV o un piccolo device per giocare su grandi schermi. Erano a tutti gli effetti dei cloni, ma senza il guscio della tastiera. La Vampire è uno di questi progetti nato inizialmente come una scheda cpu leggermente più potente di un 68000 a 7 Mhz che sfruttava la scheda madre dell' Amiga 600 e sostituiva solo il processore. Dava una ventata di potenza utile a far girare quei titoli dove un 68000 non dava buone prestazioni. La FPGA però di contro dà una libertà d'azione molto superiore a qualunque chip di silicio e quindi si scatena l'ambizione di realizzare la più potente cpu 68000. Durante il suo sviluppo di nuovo non c'è la coerenza originale e l'ambizione diventa sfrenata portando a cambiare completamente il funzionamento interno tanto più che non è più un processore 68k, ma un compatibile (il set istruzioni non è più quello originale, le istruzioni sono esageratamente più veloci di quelle originali, il sotto chipset grafico è un po' alieno alla filosofia Amiga e l'integrazione di SIMD anche questo totalmente aliene al mondo Amiga) a tutti gli effetti. La vampire è un compatibile con l'Amiga dato che è una scheda madre a tutti gli effetti con processore, ram e chipset grafico (rimane ancorata all'Amiga a livello elettrico e per il sonoro, ma anche questo sta per essere cambiato radicalmente). Cosa cambia nella realtà: tutto. Le altre FPGA non stravolgono nulla e il software che gira su Amiga, gira su ogni FPGA esistente ed emulatori vari. Con la vampire no. Il software scritto per la Vampire senza usare le istruzioni SIMD non gira su nessun modello Amiga perchè non sono abbastanza veloci e sono pensati per la scheda grafica. Chi dice che il software scritto per la vampire funzionare su tutti gli Amiga non è vero perchè ha delle richieste hardware ben precise. Di contro un software scritto per Amiga 500 funziona anche sulla Vampire. Non puoi scrivere software evoluto perchè tagli fuori tutti i modelli Amiga non dotati di RTG e giustamente nel 2017 con l'Amiga ci puoi solo giocare perchè ogni altro settore è OUT. Internet usa browser non adatti (quelli 68k), l'ufficio è incompatibile con i formati moderni, la musica e la grafica sono a livello amatoriale. L'Amiga è il computer retro gaming per eccellenza e la produzione continua solo sotto questo aspetto. La vampire è un ottimo prodotto, ma attenzione che tende a spezzare i legami con il passato e tagliare fuori più del 50% di utenti Amiga che vogiono continuare ad usare il loro Amiga reale. Costa troppo per quello che offre e non tutti vogliono sobbarcarsi di un azzardo che potrebbe fallire da un momento all'altro. [/quote] formattazione A sinistra Giustificata Nessuna

24 Luglio 2017 Postato da: Seiya Amiga, clone e compatibili: un grande CAOS

Commenti: 252  Aggiungi - Pagine: 1...-9-10-11-12-13

Pegasus RyuSei Ken Post inviati: 10185	Commento Seiya 24 Luglio 2017    20:22:31
	Con la nascita di vari progetti amatoriali e non che riguardano l'Amiga si è arrivato ad un punto da non capirci più nulla su chi è chi e chi non è. Tutti i progetti che servono per migliorare l'usabilità di un Amiga sono sempre in benvenuti, ma bisogna capire bene quello che ci gira intorno e non tutto è oro quello che luccica. Capita che per la smania o la voglia di migliorare un Amiga 68k si possa esagerare un po' e trasformare tutto quanto in un mero PC compatibile Amiga (non è detto che sia una brutta cosa) spacciandolo per altro. In questa comunità è sempre mancata la coerenza: si dice una cosa, ma si fa esattamente l'opposto. Una volta si criticavano i PC, gli x86, guai a comprarli o guai a sognarli, ma poi si faceva di tutto per emularli (male, ma era necessario. Non si poteva stare lontani dagli x86) Quando le FPGA sono diventante accessibili, come costi, sono nati progetti per creare postazione stand-alone che replicavano un Amiga 500 per averlo in backbone vicino alla TV o un piccolo device per giocare su grandi schermi. Erano a tutti gli effetti dei cloni, ma senza il guscio della tastiera. La Vampire è uno di questi progetti nato inizialmente come una scheda cpu leggermente più potente di un 68000 a 7 Mhz che sfruttava la scheda madre dell' Amiga 600 e sostituiva solo il processore. Dava una ventata di potenza utile a far girare quei titoli dove un 68000 non dava buone prestazioni. La FPGA però di contro dà una libertà d'azione molto superiore a qualunque chip di silicio e quindi si scatena l'ambizione di realizzare la più potente cpu 68000. Durante il suo sviluppo di nuovo non c'è la coerenza originale e l'ambizione diventa sfrenata portando a cambiare completamente il funzionamento interno tanto più che non è più un processore 68k, ma un compatibile (il set istruzioni non è più quello originale, le istruzioni sono esageratamente più veloci di quelle originali, il sotto chipset grafico è un po' alieno alla filosofia Amiga e l'integrazione di SIMD anche questo totalmente aliene al mondo Amiga) a tutti gli effetti. La vampire è un compatibile con l'Amiga dato che è una scheda madre a tutti gli effetti con processore, ram e chipset grafico (rimane ancorata all'Amiga a livello elettrico e per il sonoro, ma anche questo sta per essere cambiato radicalmente). Cosa cambia nella realtà: tutto. Le altre FPGA non stravolgono nulla e il software che gira su Amiga, gira su ogni FPGA esistente ed emulatori vari. Con la vampire no. Il software scritto per la Vampire senza usare le istruzioni SIMD non gira su nessun modello Amiga perchè non sono abbastanza veloci e sono pensati per la scheda grafica. Chi dice che il software scritto per la vampire funzionare su tutti gli Amiga non è vero perchè ha delle richieste hardware ben precise. Di contro un software scritto per Amiga 500 funziona anche sulla Vampire. Non puoi scrivere software evoluto perchè tagli fuori tutti i modelli Amiga non dotati di RTG e giustamente nel 2017 con l'Amiga ci puoi solo giocare perchè ogni altro settore è OUT. Internet usa browser non adatti (quelli 68k), l'ufficio è incompatibile con i formati moderni, la musica e la grafica sono a livello amatoriale. L'Amiga è il computer retro gaming per eccellenza e la produzione continua solo sotto questo aspetto. La vampire è un ottimo prodotto, ma attenzione che tende a spezzare i legami con il passato e tagliare fuori più del 50% di utenti Amiga che vogiono continuare ad usare il loro Amiga reale. Costa troppo per quello che offre e non tutti vogliono sobbarcarsi di un azzardo che potrebbe fallire da un momento all'altro.