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04 Maggio 2008 |
Postato da: andres |
Informatica oggi |
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Al di là di Amiga, più in generale, mi sembra che nell'informatica odierna si senta
la mancanza di sistemi pensati ad hoc; non dico un'architettura con chip custom (che
davvero poche aziende, potrebbero permettersi di sviluppare), ma una soluzione
in stile Mac, dove l'azienda che fa l'OS, costruisce anche il computer, pur usando
componenti standard...
Sarà che davvero di Windows non ne posso più (ieri, ennesima volta, il Pc che uso per
lavorare con la musica è andato in botta -ossia è andato in botta XP-, senza motivo
alcuno, per poi tornare in vita qualche ora dopo...un delirio...), ma mi sembra che a
parte la Apple, manchino prodotti del genere sul mercato.
Fino a qualche anno fa, e soprattutto negli anni 90, la diffusione dei Pc era motivata dalla
necessità di uno standard comune, di scambiarsi dati, file, programmi...
Ma oggi, con internet che è diventata lo scopo principale dell'utilizzo di un computer (almeno
per la gran parte degli utenti), e, in previsione, lo sviluppo di sempre maggiori funzionalità
direttamente in rete, questa omologazione ad un unico sistema ha perso molto del suo senso:
servono strumenti per lavorare bene on line (browser ecc...), per comunicare con altri
computer e utenti, mentre è molto meno necessario avere il porting di un vastissimo
panorama software su tutti gli OS.
Dieci anni fa, se un cliente qualsiasi doveva acquistare un computer, la prima cosa che
voleva era che ci fosse Office, che ci fosse Word, che potesse trovare programmi
e giochi copiati dagli amici...
Oggi, quel che interessa è che vada bene sul web e che sia blindato contro i virus; il resto,
puoi scaricarlo quando ti pare.
E oggi, di questa omologazione, molta gente si è stancata.. ->Continua<- |
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