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26 Novembre 2019 |
Postato da: amig4be |
Difficoltà nel Retrogaming |
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Ci sono periodi in cui non ho nessuna voglia di giocare ai titoli moderni/mainstream e con piacere da windows lancio gli emulatori per esplorare e scoprire quello che da Amighista mi ero perso nell'era 2D, quindi prevalentemente intendo le console 16bit e i giochi Arcade. Però dopo la gioia iniziale di vedere della grafica Bitmap "nativa", cioè non frutto di un processo di rasterizzazione di qualche engine 3D, ma opere in pixel art, incontro sempre il solito problema che smonta ogni entusiasmo:
quanto ca**o sono difficili questi giochi.
Ad esempio mi sto appassionando alla saga R-Type e ai vari shooter-spaziali a scorrimento orizzontale. Devo dire che già a 15 anni non ero un campione in questo tipo di giochi e a malapena superavo i primissimi stage. Dopo 30 anni ovviamente la cosa non è migliorata, i riflessi sono più lenti, anche se con un po' più di pazienza sviluppo strategie di gioco migliori. Ma a parte ciò, mi chiedo se davvero questi giochi erano completabili da un essere umano. I primi due R-Type su Mame li ho giocati in modo vergognoso: con l'autofire e salvando/caricando gli stati per non perdere gli armamenti acquisti. Ci sono dei passaggi e alcuni momenti di gioco che rasentano la follia assoluta. Ora sono su r-type 3 per SNES (poi passerò a quello 3D per Playstation) Modificato il 26/11/2019 alle ore 11:24:23
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